Quando "il Cittadino" diviene un Governante


Se, a governare una nazione, ci fossero degli individui considerati, da tutti, come i migliori, i più intelligenti, capaci, saggi, coraggiosi, più attivi, non si avrebbe, forse, una società migliore?

Questo interrogativo è stato posto da una gran mole di pensatori nel corso della storia tra i quali, restando non molto distanti dal nostro secolo, anche da Michail Aleksandrovic Bakunin, uno dei padri fondatori dell' Anarchia.
Bakunin si pose la domanda nel suo "La libertà degli uguali" (1873) e trovò la risposta che fu: 
"No, non è possibile". E spiegò il perché.

I (PRE)SCELTI DAL POPOLO
Se una parte della popolazione (in genere, la maggioranza di coloro che sono attivi nella vita politica della società, anche solo come elettori) riconoscesse un gruppo di persone come le migliori, come le più adatte a governare per via di certe qualità (tra le quali non vi è la loro posizione sociale), significa che già si sta dividendo la società in categorie. Suddivisione che andrebbe contro natura imposta da un gruppo di persone che è riuscita a convincere gli altri di essere i migliori. Ma andiamo avanti.

Queste persone, all' inizio, quando ancora non sono governanti, si comporteranno come si comportavano prima, ovvero da normali cittadini quali sono, convincendo quelli che sono "rimasti fuori" che è bene affidarsi a loro. Ma, dopo esser saliti al potere, credendosi, appunto, i migliori, i prescelti dal popolo, coloro che dovranno dar voce ai cittadini, inizieranno a comportarsi esattamente come i governatori che li hanno preceduti. Se non peggio.
La stessa cosa è avvenuta in Italia negli ultimi 6 anni. Bakunin l' aveva previsto.

Bakunin prosegue scrivendo 
« Poiché [questi cittadini "migliori"] vengono dalla massa del popolo, dove si suppone siano tutti uguali, essi non costituiscono ancora una classe separata, ma un gruppo di uomini privilegiati soltanto dalla natura, e per questa sola ragione eletti dal popolo ».
E qui casca l' asino: ecco dunque una società già divisa in due categorie, anche se non ancora in due classi.
La prima fazione vede la maggioranza dei cittadini della nazione che, liberamente, si sottomette al governo che ha eletto, il governo dei "migliori elementi del popolo". L' altra è composta da questi "migliori", riconosciuti e accettati dal popolo stesso, ai quali sarà affidato il compito di governare.

Questa parte sembra scritta nel 2013, ma invece è del 1873, dello stesso libro di Bakunin:
« Essi [i "migliori"] non richiedono ancora nessun privilegio, né speciali diritti, tranne quello di espletare, secondo la volontà popolare, le speciali funzioni loro affidate. Inoltre, essi non sono in alcun modo diversi dall' altra gente » 
ma, come prosegue, questa uguaglianza avrà vita breve.
« Nulla è più pericoloso, per la moralità personale di un uomo, dell' abitudine al comando. Gli uomini migliori e più intelligenti, privi di egoismo, generosi e puri, sempre e inevitabilmente saranno corrotti dall' esercizio del potere »
è la spiegazione di Bakunin arrivando a sentenziare che, l' esercizio di potere, non mancherà di produrre « disprezzo per le masse e, per l' uomo che regge il potere, un esagerato senso del proprio valore ».

Ciò che penseranno questi "migliori" dopo esser saliti al potere sarà (testo preso, senza modifiche alcune, dal libro di Bakunin):
"Le masse, nell' ammettere la propria incapacità di governare se stesse, mi hanno eletto come loro capo. Nel far ciò hanno chiaramente proclamato la loro inferiorità e la mia superiorità. E in questa grande folla di uomini, tra i quali non riesco a trovare quasi nessuno che sia mio eguale, io sono il solo capace di amministrare gli affari pubblici; il popolo ha bisogno di me, non può andare avanti senza i miei servizi, mentro io basto a me stesso. Essi devono dunque obbedirmi per il loro bene, e io, degnandomi di comandarli, creo la loro felicità e il loro benessere".
DA SEMPLICE CITTADINO A GOVERNANTE
Senza entrare nei particolari, penso che tutti noi abbiamo visto con il "governo dei cittadini" dove siamo andati a finire: abbiamo creato una classe di privilegiati che, anche violando la legge, sostiene di non aver violato nulla e persino di rivendicare i propri diritti.
Questi "migliori" affermano di esser sempre dalla parte dei cittadini (tutti), che i cittadini vengono prima di tutto, sostengono di "lavorare" per il bene della nazione, che i cattivi sono sempre e solo gli altri (ma gli altri sono cattivi quanto loro, solo che hanno più esperienza in merito e riescono ad attuare iniziative malevoli senza farsi scoprire dal popolo) e che solo loro sono in grado di trovare la soluzione per aiutare tutti. Riescono anche a convincere di esser rimasti "semplici cittadini" com' erano, e i loro seguaci ci credono pure, anche se le prove dicono il contrario.
Ma il popolo ha fiducia in loro, e non può smettere di seguirli perché, seguendo la delusione e la realtà dei fatti, dall' altro lato si troverebbe da un lato il precipizio e dall' altro i vecchi governanti, creduti persino peggio del peggiore dei cittadini.

Il potere corrompe l' animo umano. Il denaro inietta, nella mente, l' idea di esser il padrone del popolo quando, nello stato di natura, un individuo ha, come padrone, solo sè stesso
Noi siamo padroni di noi stessi e nessuno, sottolineo, nessuno si dovrebbe arrogare il diritto di imporci cosa fare e cosa non fare
Un individuo sano mentalmente, consapevole, coscienzioso, umile e altruista, sa cosa sia giusto, sa cosa sia sbagliato, sa cosa non vuole facciano a lui, sa cosa sarebbe deplorevole fare agli altri.
Un individuo sano, e ben istruito, non causa guerre, non uccide, non depreda, non sottrae beni, non sfrutta le persone, non distrugge il luogo dove vive.
Un individuo sano non ha bisogno di padroni.
Un individuo sano è Anarchico.



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