Mai dimenticarsi della sofferenza


Purtroppo, a causa di persone che cercano guadagno e di quelle che ricercano solo modi per sentirsi superiori agli altri, si è diffusa l' errata concezione che lo scopo del Buddhismo sia diventare un individuo con un superpotere. L' unico scopo del Buddhismo è eliminare la sofferenza.

 

Chi si affaccia per la prima volta al Buddhismo può incappare (sciaguratamente) nell' errata nozione secondo la quale lo scopo del Buddhismo sia il raggiungimento di uno stato mentale particolare che ci renda dei veri Bodhisattva (risvegliati).

Se leggiamo la storia del Buddha storico Siddhartha Gotama (riportata nel Majjhima Nikaya 36 nel Sutta Pitaka del Canone Pali), ritroviamo la motivazione che lo portò ad abbandonare il palazzo reale spogliandosi delle vesti pregiate e del ruolo di principe e futuro Re: la ricerca di un modo per sconfiggere la sofferenza presente nel mondo.
Altro scopo non si prefisse.

Quindi, il modo migliore per realizzare il Buddhismo è vedere la sofferenza, capirne le cause ed eliminarle per far sì che la sofferenza cessi. Non per questo la base del Buddhismo ricade nelle Quattro Nobili Verità.

In tanti sutra del Canone Pali Buddhista troviamo racconti e insegnamenti sulle varie cause della sofferenza: da quella fisica (nel Sakalika Sutta, Samyutta Nikaya 1.38) dove il Buddha sopporta con presenza mentale la grossa scheggia di una pietra nel piede (uno degli attentati alla vita del Buddha) a quella mentale, come nel Nakulapita Sutta (Samyutta Nikaya 22.1) dove l' anziano Nakulapita si reca dal Buddha dicendo di esser afflitto perché ormai anziano e vicino alla fine della propria vita.

Le pratiche meditative hanno lo scopo importantissimo di comprendere l' origine e la tipologia delle proprie sensazioni (piacevoli, spiacevoli e neutre), di comprendere a fondo l'impermanenza dei diciotto dhatu (o cinque skandha), la bellezza della vacuità (sunyata) e l' incredibile e straordinaria bellezza e realtà dell' interdipendenza (pratityasamtpada) ma non bisogna mai dimenticare la pratica quotidiana.

Se saremo in grado di eliminare le cause delle nostre sofferenze, potremo eliminare le cause delle sofferenze altrui e, così come si trasmette l'odio, si potrà trasmette la pace.

"Non c'è una Via per la pace. La Pace è la Via"


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Commenti

  1. Non sono Buddista, non ho religioni, credenze o Dei ma condivido la frase, bellissima, sulla pace e spero che molti possa condividerla.
    Ciao fulvio

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