Auspici per il 2021? Cambiamo oggi per esser felici domani. La felicità vive nell' oggi

 


Se vivessimo in un mondo senza calendari né orologi, non sapremmo mai che oggi è l'ultimo giorno dell' anno inoltre, se non fossimo nati e cresciuti in Italia (o in altre nazioni che adottano il calendario gregoriano) per noi l' anno prossimo non sarebbe il 2021 ma il 1442 se fossimo di religione islamica, oppure 4717 se fossimo nati in Cina o il 2565 se fossimo Buddhisti.

Le date sono convenzioni create per poter segnare il tempo, per creare ricorrenze (e feste annesse), per contare quanto tempo ci rimane da vivere, per lasciare, ai pòsteri, il segno nella storia.
Il bello è che il tempo non si ferma, ma non cammina neanche perché non è un qualcosa di tangibile. Pensiamo che da domani cambierà tutto, ma in realtà i cambiamenti avvengono ogni giorno, un po' alla volta o d'improvviso, in un qualsiasi giorno dell'anno.

Non ho mai amato le ricorrenze man mano che crescevo. Da piccolo il compleanno era solo un'occasione dove ricevere un regalo, una sorpresa, poi è divenuto un giorno normale come gli altri perché, se ci pensiamo bene, non siamo nati quel tal giorno, ma eravamo già nati. Io sono nato il 6 dicembre ma ero già vivo, nella pancia di mia madre, anche il 5, il 4 e il 3 dicembre. Dunque la data in cui si entra nel mondo è fittizia. Così come il 31 dicembre e il 1° gennaio.

Non dovrebbe esistere un "l' anno prossimo sarò migliore" o "l' anno prossimo mi andrà meglio" perché le cose le cambiamo (o possiamo cercare di cambiarle) nel presente. Oggi.
Si attende sempre un anno migliore, un giorno propizio, un'occasione speciale, ma sono solo convenzioni che creiamo con la nostra mente per posticipare ciò che vorremmo fare perché crediamo che, se la facessimo oggi, andrebbe male. Oppure semplicemente preferiamo rimandare.

La felicità non vive nel passato, né nel futuro, ma nel presente.
La felicità l'abbiamo vissuta nel passato, poi il passato è andato via, e la felicità è morta con quel passato restando viva solo nella nostra mente.
La felicità del futuro probabilmente ci sarà, e sarà stupenda, ma è come uno spermatozoo che ancora deve entrare nell'ovulo: non è ancora nata.
La felicità del presente c'è, l'abbiamo in mano, ma preferiamo lanciarla lontano e urlarle dietro affermando sia falsa. Non è falsa, semplicemente non l'abbiamo scartata.

Se proprio vogliamo darci qualche buon auspicio, auguriamoci di cambiare, anzi, cerchiamo di cambiare già da oggi.
Smettiamo di odiare perché l'odio ci carica di rabbia, di astio, ci fa ribollire il sangue e provoca sofferenza agli altri.
Iniziamo a comprendere gli altri e ascoltarli: non dobbiamo parlare per avere ragione e/o imporre le nostre idee, ma per confrontarci con gli altri , ampliare le nostre conoscenze e ampliare quelle degli altri.
Godiamoci le cose belle, ricordiamoci che abbiamo sofferto e soffriremo anche in futuro, così come abbiamo vissuto felici e saremo felici anche in futuro. Tutto cambia, se lo vogliamo veramente.
Smettiamo di ricercare la felicità dove non c'è, smettiamo di non dare aiuto a chi ha bisogno e di rifiutarlo quando ne abbiamo bisogno noi.
Iniziamo a gettar lontano le cose (materiali e non materiali) delle quali non abbiamo proprio bisogno.
Sorridiamo alla vita, sorridiamo a noi, prendiamoci cura di noi.

Da domani inizia un nuovo anno solo perché lo sappiamo quindi, se lo sappiamo, dovremmo esser consci che qualcosa dovrà cambiare.
Se non cambieremo, faremo la stessa identica vita degli anni passati, e non mi riferisco alla vita quotidiana materiale: si potrà anche restare disoccupati, o con lo stesso lavoro, o nella stessa casa, o con gli stessi impegni quotidiani ma se cambieremo il nostro modo di pensare e di agire, saremo felici.

Iniziando a vedere tutte le fortune che abbiamo, nel futuro non rimpiangeremo questo presente, pieno di cose che perderemo.
Iniziando ad apprezzare le poche cose importanti che abbiamo, non ricercheremo sempre di più nel futuro, perché non ne avremo bisogno.
Iniziamo ad esser felici oggi, impareremo come si fa, e lo saremo anche negli anni futuri, anche in punto di morte, perché non avremo legami che ci impediranno di camminare liberamente, perché saremo liberi dalle catene e quando non si è incatenati, si ha la più bella felicità possibile, la libertà.

Commenti

  1. Ottimo Daniele, una ottima riflessione su come si potrebbe affrontare il futuro, così detta in generale.
    Poi ognuno pensi e si comporti a proprio piacimento.
    La felicità è un tema complesso, credo anche più complesso di come lo scriveva Epicuro, ad ogni modo sono nato in una famiglia dove, il buon umore e l'allegria aiutava, anche quando la felicità era lontana all'orizzonte. Ma quale felicità! Uno stipendio più altro per mangiare meglio in famiglia e vivere in un modo più dignitoso!
    Forse è quando realizzi i tuoi piccolissimi sogni.
    Ma nel frattempo, l'allegria e il buon umore ti fanno vivere meglio con te stesso o con gli altri. Specialmente quando abbiamo subito delle gravi disgrazie.

    Spero che sia un anno meno peggio del precedente e che tu possa gioire di quello che riceverai e/o che riuscirai a realizzare.

    Buona

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    1. Ciao Saverio, grazie per il tuo commento.

      La felicità sembra sempre un tema più complesso di quanto possa apparire ma penso che sia a causa proprio del fatto che si ragiona troppo anziché cogliere quei momenti di vera felicità. È un errore che ho fatto spesso a causa del mio 80% di parte razionale.

      Sì, forse è quando realizzi dei sogni, ma negli anni mi sono posto la domanda se sia realmente così: e se non si riuscisse a realizzarli? Saremmo infelici? O forse dovremmo solo godere del percorso per raggiungerli (che è la vera felicità a dispetto di quanti molti credano che sia il traguardo ad esserlo)? O forse ci poniamo sogni troppo grandi? O semplicemente dovremmo seguire i sogni perché ci permettono sempre di camminare e non arrenderci né fermarci mai?

      Ti ringrazio dell'augurio, e io auguro te e tutte le persone a te care un anno felice e spensierato come quelli che hai già vissuto. In realtà lo augurerei anche alle persone non care visto che, quando a qualcuno va qualcosa storto, spesso se la prende con gli altri, con il mondo, quindi spero lo sia anche per tutti gli altri.

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