Siamo simili, ma pur sempre tutti diversi
Sembra quasi illogico pensarla diversamente. « Ovvio! » esclameremo « Siamo tutti diversi! Lo so bene! » ma... perché, costantemente, ci comportiamo tutti allo stesso modo e cerchiamo di seguire tutti lo stesso percorso?
TUTTI DIVERSI O TUTTI UGUALI?
Quando sosteniamo che siamo tutti diversi, decidiamo di distinguerci dagli altri ma, puntualmente, scopriamo che, alla fine, ci comportiamo come gli altri. Esploriamo nuove strade, nuove idee, inventiamo nuovi metodi, ma poi scopriamo che, nel presente o nel passato, qualcun altro ci ha "copiato". Scopriamo che un pensatore del '700 scriveva esattamente ciò che pensiamo noi, oppure una persona che, nella nostra stessa nazione, oggi stesso, ha le nostre stesse idee o stessi progetti che noi crediamo di esser i soli a pensarli.
Allora non siamo tutti diversi?!
Quando invece sosteniamo di esser tutti uguali, ecco che ci scontriamo con chi la pensa diversamente, anche con idee molto lontane dalle nostre. Leggiamo di persone che compiono atti che noi non faremmo neanche lontanamente e allora comprendiamo che, nel mondo, siamo quasi otto miliardi di persone e.... siamo tutti diversi!
Quindi, siamo tutti uguali, o tutti diversi?
STESSA FORMA, DIVERSA SOSTANZA
Andiamo in pasticceria e guardiamo oltre il vetro di esposizione: ci sono dieci dolci perfettamente uguali. Chiediamo quali siano gli ingredienti e ci confermano che sono stati fatti con lo stesso impasto. La differenza, seppur microscopica, è solo esteriore, oppure ci sono altre differenze che non vediamo?
Si può esser precisi al millimetro o al milligrammo ma ognuno di quei dolci avrà una quantità di zucchero, di farina, di crema diversa dall'altro. L'impasto, seppur omogeneo, se analizzato, potrà confermare che non hanno la stessa precisa ed esatta quantità di ingredienti. E così è per l'essere umano.
Discendiamo da rami genealogici diversi, forse con qualche individuo in comune nel lontano passato, ma abbiamo altre differenze non visibili. Due gemelli, nati e cresciuti dagli stessi genitori, vivranno comunque due esistenze diverse, proveranno emozioni diverse, avranno cellule diverse perché ognuno ha le sue nel proprio corpo. Sono però uniti tra loro perché il loro essere fa parte sempre del Tutto e, come esseri viventi, ognuno dei due ha cose in comune con un qualsiasi altro individuo vivente e non vivente del pianeta Terra e la conferma la ritroviamo proprio nel fatto che, molto spesso, le persone del passato ci assomigliano molto.
A OGNUNO LA SUA STRADA
Quando si va alla ricerca di un metodo, di qualsiasi genere sia, siamo soliti amalgamarci alla massa e seguire tutti gli stessi metodi convinti che, se hanno funzionato con quelle persone, funzioneranno sicuramente anche con noi.
Purtroppo, dopo tempo ci accorgiamo che non è così, e va a finire che crediamo o che in noi ci sia qualcosa di sbagliato, o che ci siano errori nel metodo. La risposta non è nessuna delle due. Semplicemente siamo diversi.
Nonostante siamo composti dello stesso "materiale", siamo tutti diversi.
Però tutti proviamo le stesse emozioni e abbiamo le stesse reazioni, come quando poggiamo una mano sul fuoco: chi di noi resterebbe indifferente? Se gettiamo due fogli di carta di due quaderni diversi nello stesso fuoco li vedremo bruciare allo stesso modo: i fogli sono diversi, ma la legge del fuoco è identica!
Dovremmo però comprendere che, proprio per aver percorso una nostra strada e aver vissuto gli eventi secondo le nostre sensazioni, non possiamo credere che, perseguendo le strade perseguite da altri, otterremo gli stessi risultati. Sfido chiunque a sostenere che, su mille persone che abbiano partecipato ad un evento, tutte e mille, dopo anni, ripensando a quell'evento, provino le stesse sensazioni. Ad ognuno avrà generato emozioni uniche che, mescolate al proprio vissuto, han fatto sì che quell'individuo sia e fosse, di per sé, simile agli altri ma unico nel suo essere.
NON TAGLIAMO I NOSTRI RAMI
Se piantiamo due semi, vedremo crescere due alberi ma, con il tempo, ci accorgeremo che uno dei due è più alto e allora andremo a tagliare i rami di questo.
Non dobbiamo amalgamarci alla massa, a ciò che fanno e/o dicono gli altri solo perché pensiamo che siamo sbagliati o perché gli altri siano giusti. Il giusto o sbagliato è solo un punto di vista.
Dovremmo seguire ciò che vorremmo seguire - anche un pensiero altrui - solo per il gusto di esplorarlo e imparare cose nuove. Dovremmo fare come la barca dell' Alagaddupama Sutta del Canone Pali Buddhista: il Buddha spiega che il saggio la userà come mezzo per attraversare il fiume, la lascerà sulla sponda e proseguirà, mentre lo stolto, dopo aver attraversato le acque, se la caricherà sulla spalla e se la porterà ovunque.
Siamo liberi, siamo unici, e saremo simili, ma a fin di bene.
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