Nessuno vuole la disuguaglianza, ma tutti desiderano la ricchezza

 

Avete mai chiacchierato con qualcuno in merito all'equa distribuzione della ricchezza? Vi siete mai indignati per i Paperoni del mondo che posseggono decine di lussuose case mentre c'è chi non ne possiede neanche una? Sicuramente avrete ascoltato le lamentele dell'altro interlocutore che mostrava disgusto per questi personaggi ricchi. La domanda è: l'indignazione che ne scaturisce è per le disuguaglianze sociali, o per l'invidia?

I CITTADINI SONO REALMENTE CONTRO LA RICCHEZZA?
Quando qualcuno prova a ipotizzare un qualche modo (di solito una legge) per aumentare le tasse ai ricchi e diminuirle ai meno ricchi, ne nasce sempre un putiferio che alla fine conduce a un nulla di fatto (ovvio, perché i governanti sono ricchi e non farebbero mai, e mai hanno ideato leggi contro i ricchi). Ma... i cittadini sono realmente contro la ricchezza?

Scoprire che tantissime persone possiedono intere isole oltre a decine di case di lusso,... è sconvolgente! Ogni granello presente sulla Terra appartiene ad ogni individuo, e non ad una singola persona eppure, tramite stupidi pezzi di carta senza reale valore al di fuori della società (a differenza degli alimenti e dei materiali terrestri), si stabilisce chi debba possedere più oggetti e chi meno.

MENTALITÀ MANIPOLATE
I governanti hanno manipolato, con il tempo, la mentalità del cittadino sin da bambino tanto che, quando oggi, da adulto, guarda gli individui ricchi, se il primo pensiero è la speranza di una legge atta a sottrarre loro del denaro per darli ai poveri (o a lui stesso che non vive nella ricchezza), ecco che scaturisce immediatamente il pensiero frenante instillato dalla società (o meglio, dai governanti):

« ...e se in futuro diventassi io stesso ricco,
mi andrebbe bene una legge che
potrebbe diminuire il mio patrimonio? »

Il cittadino così, anziché intentare una guerra contro i ricchi, i padroni, i governanti, i capitalisti che sfruttano i poveri per diventare sempre più ricchi, sceglie di non opporre resistenza e lottare per diventare egli stesso ricco, così da sollevarsi dalla povertà. I governanti hanno ideato le varie Lotterie che fanno sognare chiunque di diventare miliardari, andarsene su un'isola deserta e vivere in pace e in ricchezza per il resto della vita.
Questo sistema permette di tenere calmi e tranquilli i cittadini di ogni nazione che, in secoli passati, avrebbero avuto la bava alla bocca vedendo le discriminazioni economiche e sociali ma che oggi depongono le armi e inseguono i potenti, i padroni, i ricchi.

C'è chi millanta che, senza i ricchi, i poveri non avrebbero un lavoro, uno stipendio, e il minimo per vivere. Sono dei poveri stupidi perché, se la ricchezza fosse distribuita alla fonte, non esisterebbero i ricchi, e nessuno dovrebbe "preoccuparsi" di sentirsi (falsamente) altruista per assumere poveri nella sua azienda multimiliardaria.
Se una persona vive con una moglie e due figli, a che gli servono venti case?
Perché si debbono mercificare luoghi del Pianeta che sono proprietà di tutti?
Perché far arricchire i pochi e poi affermare che è grazie a loro che i meno ricchi ricevono uno stipendio?
Perché bisogna esser così idioti da invidiare un ricco che possiede solo beni materiali (che tra l'altro lascerà tutti qui quando alla sua morte verrà gettato in una fossa come tutti noi) anziché voltarsi verso i poveri e far sì che nessuno viva e vivrà nel fango?


Purtroppo, da quando i cittadini hanno permesso che i pochi diventassero ricchi, hanno creato la loro lapide alla quale hanno poi legato i loro sentimenti di invidia e desiderio di ricchezza. Ecco la nascita di una malattia che ha creato mostri pieni di odio, risentimento, rabbia, separando in ulteriori gruppi una società già divisa da secoli.

La ricchezza non è la soluzione alla povertà,
perché è essa stessa (la ricchezza) che ha creato e crea povertà.



Commenti