Finché bomba non ci separi

 


A bombardare non sono io
sono solo spettatore
non muore il figlio mio
è lontano da quel dolore
"Non ci posso fare niente"
è la frase conosciuta
il boato non si sente
qui la notte è solo muta.

Il commercio delle armi
prosegue senza sosta
ci lascia sempre inermi
la produzione non si sposta
il mio governo sta vendendo
mille armi agli assassini
ora stanno anche ridendo
assieme agli aguzzini.

In tailleur, sorridendo
la mano stretta all'assassino
e i mandanti uccidendo
dal primo all'ultimo bambino
senza vergogna ad attaccare
chi urla al GENOCIDIO
punire e isolare
il politico non l'invidio
poiché non ha empatia
non agisce per il bene
stupidità e ipocrisia
scorron loro nelle vene
blaterando decreti e leggi
regalando agevolazioni
i consensi delle greggi
conquistati con due soldoni.

I legami alle radici
per alcuni sono forti
non ha importanza ciò che dici
se ormai sono morti
è l'azione che va seguita
bloccando l'arma alla partenza
salvando una sola vita
di rimpianto sarai senza
boicottando chi sostiene
le azioni degli assassini
in barba a chi ritiene
la giusta morte dei bambini
perché siam tutti uguali
desiderosi della vita
rifiutiamo tutti i mali
ma non la gioia infinita.


Era da tanto che non scrivevo una poesia. L'ho scritta, come sempre, di getto poiché venuta in modo istintivo. 
Per scrivere un qualcosa, un qualsiasi pensiero, è necessario che sorga da dentro quell'istintività dello scrivere proprio perché non si scrive per dire qualcosa, ma quando si ha qualcosa da dire.

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