Non sempre andrà tutto bene

 

Non sono un cinefilo, ma ogni tanto mi gusto un film, uno che abbia una storia sensata. Proprio oggi ne ho visto uno, anche se il finale non mi è piaciuto.

Spesso, i finali dei film sono troppo lontani dalla realtà. In questo caso, come avevo sospettato (e come accade spesso), il finale del libro dal quale è stato tratto è stato modificato. Mentre nel libro i due protagonisti si ritrovano di nuovo insieme, più uniti, anche se davanti a diversi problemi da affrontare insieme, nel film i problemi scompaiono, anzi, i due diventano ricchi e, come la logica cinematografica vuole, "ricchezza materiale = felicità". Ma la realtà non è così.

NON ANDRÀ TUTTO BENE
Nei miei libri ho sempre cercato di inventare storie per far sognare i lettori anche se ci ho sempre inserito le difficoltà, gli ostacoli, i pericoli e anche le tragedie perché, ebbene sì, nella vita non va mai tutto così come progettiamo nelle nostre menti e non perché la vita sia brutta, ma sia perché spesso cerchiamo qualcosa di più di quel che abbiamo, sia perché aspettiamo che le cose cambino senza far nulla, ma, aggiungiamo, sia anche perché non abbiamo il controllo su tutto.

Illudersi che tutto andrà bene è una buona, ottima motivazione per andare avanti e affrontare i problemi, ma credere che sarà sempre tutto perfetto e ignorare che, nella vita, tutto potrà accadere, anche il peggio, significa vivere nell'illusione ma soprattutto disabituarsi ai problemi e, nel momento in cui apparirà un ostacolo, crederlo sempre insormontabile. Non è così.

Ci sono ostacoli facili da superare, altri che sembrano immensi ma, in realtà, non lo sono, e altri che richiedono tempo. Concretamente tutto può essere cambiato, ma non sempre dipende tutto da noi come singoli individui. Una guerra in atto in una nazione può esser risolta da una persona? No se si tratta di noi, sì se è un capo militare o capo politico la persona in questione. Dipende dai punti di vista.

IL BELLO C'È SEMPRE
Se si cerca di eliminare dalla propria mentalità le false verità inculcateci dalla società su ciò che è bello e brutto, inizieremo ad apprezzare quello che abbiamo, vedendo il bello anche nel brutto.
Vedremo la vera realtà e non ci sarà bisogno di inventare un finale colorato e falso, perché la realtà ci piacerà così com'è. Basta poco per trovare il bello: basta accettare ciò che crediamo brutto, sapere che c'è e ci sarà, e prepararci all'evenienza.

Un bravo esploratore non si avventura nella foresta senza acqua, del cibo e una bussola. Se ci si avventurerebbe senza, sarebbe uno sprovveduto. Vogliamo esser sprovveduti anche noi? Vogliamo veramente avventuarci nella vita senza Consapevolezza della Vita e ritotrovarci sperduti, nel bosco, senza acqua, cibo e bussola, e attendere che qualcuno ci salverà?
No, non vogliamo.
Dunque, armiamoci delle vere armi, ovvero della Consapevolezza, dell'Empatia e della Verità, e potremo affrontare tutto.

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