Con la forza nel profondo

 

Vado controcorrente
e anticipo la festa
non seguo l'altra gente
non commemoro le gesta
perciò stammi ad ascoltare
tedioso non sarò
se saprai ben guardare
non dirai mai più "però...".

In origine, divinizzata
perché Madre dei viventi
fu poi spodestata
da un branco di deficienti
sottomessa e inferiore
doveva solo fornire
corpo e pudore
per farne usufruire.
E fu così che si credette
per error di valutazione
più piccola delle vette
senza forza e motivazione
ma in realtà cadde miseramente
nella trappola mentale
che ti fa credere deficiente
seppur nulla ti fa male.

I Maschi sistemati
in cima ai piedistalli
si credettero amati
ma eran solo vuoti falli
è facile partir avvantaggiato
solo in base al tuo sesso
credi che tutto sia meritato
e ne godi all'eccesso
con le Femmine spodestate
da un trono conquistato
da sempre considerate
il Miracolo del Creato.

Colpita e abbattuta
straziata e fatta a pezzi
rabbiosa e combattuta
con addosso solo lezzi
si rialzò con le ferite
protesse i piccoli all'oscuro
e dite quel che dite
ma è Coraggio, ne son sicuro!

Quando devi riconquistare
ciò che ti spetta di diritto
è difficile qui lottare
ed è facile sentirsi sconfitto:
guerrigliera proletaria
forte scudo famigliare
amorevole confusionaria
sempre pronta a perdonare
con il sangue dentro agli occhi
e il veleno nelle vene
sai che tu più non tocchi
ciò che non più t'appartiene
e quando sai che hai il Potere,
quello vero, quello efficace
non avrai nulla da temere
sarai perfetta e perspicace.

Ma in realtà dimentichiamo
che la Vita nasce così
quando noi due ci uniamo
senza dir di sì
perché Lui dà il via
Lei conserva la Vita
Lui corre e fugge via
Lei ha fede infinita
in qualcosa di immateriale
in convinzioni superiori
sa che non tutto fa male
sa che non sono tutti odori
per questo è stupido lottare
e ferirci con violenza
perché sai che potrai far male
a chi di rabbia nasce senza.

Donne di tutto il Creato
Uomini dell'Era presente
distruggete il passato
uccidete chi ancora mente!
Siate uniti con amore
scopriate il lato opposto
conservato nel vostro cuore
e usatelo ad ogni costo
asessuati veniamo al mondo
e qualcuno ci sceglie la via
quadrato o rotondo
sia quel che sia
siamo pur sempre creature
con energia spirituale
alla nascita, tanto pure
non in grado di far male.

 

poesia di Lapenna Daniele protetta da Copyright
ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni

PRECISAZIONI SULLA POESIA
Non amante delle festività e ricorrenze (neanche dei compleanni), scrivo e pubblico oggi un contenuto per le Donne senza attendere il giorno di commemorazione stabilito da chi, da secoli, si prodiga solo per operare divisioni e discriminazioni anziché unire (parlo ovviamente dei governanti).
Inutile scrivere, per l'ennesima volta, che bisogna festeggiare, onorare, lodare e mostrare la propria gratitudine ogni giorno e non solo in un giorno prestabilito. Non siamo dei computer, dei robot, dei software, ma ESSERI UMANI PENSANTI e, come tali, cerchiamo di rendere onore ai nostri neuroni agendo da VERI esseri umani viventi.

Il titolo si riferisce alla forza perché non include solo la donna, ma anche l'uomo. Se la donna ha già dentro di sé una forza sviluppata o che tenta di tirare fuori per combattere in ogni situazione, l'uomo ha una forza inutilizzata: la forza della compassione.

Il Maschio è Yang, il bianco, la razionalità, il Sole, il lingam, l'elemento che dovrebbe conservare, razionalizzare le situazioni e arrivare ad una compresione superiore.

La Femmina è Yin, il nero, l'emotività, la Luna, Yoni, l'elemento che dovrebbe proteggere, usare l'emotività per accogliere e perdonare ma sfruttare la razionalità nascosta per agire impassibilmente.
Ognuno di noi ha, di natura (che lo vogliate o no) una parte maschile e una parte femminile.
La femmina tira fuori il maschile che conserva in sé quando vuole distruggere la forte emotività che la blocca, che la fa credere debole, e agire così con razionalità: spesso dimentica la passione, l'accoglimento e l'amore naturale che è capace di distrubuire a tutti, divenendo la parte oscura del maschile. 

Il maschio tira fuori il femminile quando è in difficoltà ma, colpito dalla malsana idea creata dalla società secondo la quale il maschio non è mai e mai dev'essere debole, reagisce con violenza contro gli altri, contro chi ritiene debole, rispecchiandosi in loro, vedendo sé stesso, debole, sconfitto e bisognoso di aiuto.
Alla fin fine è la donna che conserva il bambino per nove mesi dentro di sé infondendo lui tutte le emozioni provate, "costruendolo" in base a ciò che vive in prima persona. L'uomo avvia il "processo" ma è pur sempre un partecipante.
Se gli antichi rappresentavano i due princìpi come opposti ma come integranti l'un l'altro, significa solo una cosa: l'Essere Completo e Perfetto non è altro che la loro Unione, il loro incontro mentale, la loro Consapevolezza di essere lati della stessa medaglia che, pur se non si guarderanno mai in faccia, sanno che uno vive in funzione dell'altro.


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