La fine dell'Età Nera. Rallegriamoci per un Nuovo Inizio

 


« Quando l'umanità raggiungerà uno stadio in cui la proprietà determinerà il rango, la ricchezza diverrà l'unica fonte di virtù, la passione il solo legame che unirà un uomo e una donna, la falsità la fonte del successo nella vita, il sesso l'unico mezzo di ottenere godimento, e quando i parametri esteriori verranno confusi con la spiritualità interiore [...] sarà l'arrivo della decima Era. Al crepuscolo dell'epoca presente, quando tutti i sovrani saranno diventati ladri, il Signore dell'universo nascerà da un Vishnu Yashas e sarà denominato Kalki ».

Kalki, il decimo avatara, giungerà alla fine dell'Era dei conflitti, il Kali Yuga, l'Età Nera, l'attuale epoca, quella in cui viviamo da circa 5.124 anni (così come riportato dai testi antichi indiani Visnu Purana e la Bhagavata Purana): egli apparirà in sella a un cavallo bianco, tenendo una spada che risplenderà come una cometa. Ristabilirà l'età dell'Oro, punirà i malvagi, consolerà i virtuosi e poi distruggerà il mondo e, più tardi, sulle rovine della terra, apparirà una nuova umanità, e il ciclo si ripeterà.

L'ULTIMA ERA
Tutti i racconti dei popoli dell'antichità, tra i quali proprio i testi indiani, utilizzano raffigurazioni di elementi circolari e cicli ripetitivi per descrivere la realtà della vita, dal ciclo buddhista del samsara sino al ciclo astronomico e astrologico della Terra che tocca le 12 costellazioni verso cui punta il nostro pianeta e, nel "piccolo", il ciclo del Sole, della Luna, delle stagioni e degli altri pianeti.
Le Età del mondo descritte nei Veda sono quattro:

  1. Krta Yuga, l'Era della Perfezione, l'età d'Oro
    dove la virtù è acquisita di fatto, e la Saggezza regna sovrana;

  2. Treta Yuga, l'Era della Decadenza, l'età d'Argento
    dove la virtù non è più spontanea, ma va raggiunta;

  3. Dvapara Yuga, l'Era della Perfezione-Imperfezione, l'età di Bronzo
    dove la condizione ideale è distrutta, la gerarchia dei valori è perduta, la perfezione dell'ordine Spirituale non stimola più la vita umana e gli esseri sono avari e avidi, accecati dalle passioni e dai vizi;

  4. Kali Yuga, l'Eta Nera, l'età di Ferro
    dove spadroneggiano violenze, delitti, confusione, sete di potere, non vi è rispetto per l'ambiente, per gli altri umani e per gli altri esseri viventi, le virtù Spirituali sono derise a scapito della materialità, regna il caos, i conflitti, ed è impossibile stabilire un dialogo di pace.

E dopo il Kali Yuga? Come raccontato, il mondo viene distrutto da Kalki e il ciclo ricomincia. Nascerà una nuova età dell'Oro, una nuova Krta Yuga, e tutto ricomincerà daccapo.
Può sembrare crudele, assurdo, ma è la realtà che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.


IL CICLO DELLA VITA
Prendiamo un seme, facciamo un buco nella terra e lo inseriamo. Lo innaffieremo, e questo diverrà una pianticella. Crescerà, e diverrà un pianta più grande. Uscirà un fiore colorato che splenderà per giorni. Arriverà poi ad appassire pian piano, sino a trasformarsi creando nuovi semi che cadranno nel terreno.
Il fiore morirà, e da ognuno dei semi nascerà un nuovo fiore, una nuova Era, e il ciclo ripartirà.

Le piante, la pioggia, la vita umana, il movimento della Terra, tutto ciò che abbiamo intorno funziona secondo un ciclo chiuso: manifestazione-crescita-trasformazione-morte-rinascita/manifestazione-crescita-trasformazione-morte-rinascita... I cicli sono sempre chiusi.
Pensiamo al gioco della morra cinese, il "sasso-forbici-carta": sasso batte forbici; forbici batte carta; carta batte sasso; sasso batte forbici; forbici batte carta.... e così, all'infinito. Inoltre non si può tornare indietro nel momento della scelta.
I cicli procedono in una direzione, modificano, cambiano,... e per sempre.
Un pezzo di ghiaccio si scioglie e noi vorremmo recuperare l'acqua e formare lo stesso identico pezzo: è impossibile. Una pietra viene scalfita ed erosa dalle acque del mare e diviene sabbia, non potendo più ritornare un sasso. La trasformazione è definitiva, muta lo stato delle cose, modificando per sempre l'oggetto della modifica. Con l'argilla puoi creare un vaso, ma non puoi trasformare un vaso in argilla.

Quindi è assurdo pensare che possiamo invertire la rotta, tornare indietro, retrocedere a tempi migliori,... perché non accadrà.
È possibile distruggere il progresso odierno e ripartire da zero per rimediare alle invenzioni distruttive e all'uso errato di altre invenzioni?
È possibile recuperare tutti i rapporti di tutti gli umani del pianeta e portare, in tutti i luoghi, la pace?
È ipotizzabile ricreare ambienti cancellati, creazioni distrutte e animali estinti?
Si può realmente tornare indietro e cancellare tutto per creare un passato diverso e quindi un presente migliore?

È come se, a veder un albero enorme con il tronco storto vorremmo trasformarlo in una piccola pianta, così com'era venti anni prima, e porre dei fusti per farlo crescere dritto: non si può. È cresciuto storto, e si può solo evitare che prosegui per il verso errato.

COSA CI ASPETTA E PERCHÈ È
Il pianeta è popolato da decine di miliardi di persone, le terre sono stupidamente divise come se Madre Natura avesse creato dei muri per dividerle e assegnarle a determinati popoli, questi gruppi di persone si credono unici e diversi dagli altri dimenticando che tutti i popoli del pianeta hanno un'origine comune e che basta esser nati un chilometro più in là per ritrovarsi con una religione, un'ideologia, una lingua e una società completamente diverse.
Abbiamo creato troppo, e il troppo continuerà a crearsi.

I cicli sono indispensabili e necessari per evolvere, trasformarsi e poi distruggersi per ricreare qualcosa di nuovo. Come sarebbe il mondo se non ci fosse una fine? Non potremmo veder cancellare gli errori commessi con nuove creazioni e trasformazioni atte a schiacciare il passato, e non potremmo sperare in una nuova Era, un'Era di Pace e di sane virtù.
È la morte del fiore che genera nuovi fiori, è la morte degli umani adulti che permettono di far spazio alle nuove generazioni, è la morte di ogni stagione che permette l'arrivo della successiva e la ripartenza del ciclo della vita.

L'universo è e sarà ancora sconosciuto per l'essere umano e, che l'umanità avrà ancora altre centinaia o migliaia di anni di vita, sicuramente vedrà la fine. Così come i popoli del passato sono scomparsi per lasciarci le loro opere e i loro racconti, così noi faremo spazio al nuovo.

Se pensiamo che, terminando la nostra Era, l'età Nera, l'ultima, vedremo ripartire il ciclo con una nuova età dell'Oro, dove regnerà l'innata Spiritualità e le virtù sane saranno in possesso del mondo sin dalla nascita, non possiamo che rallegrarci.
Sicuramente ci saremo anche noi, anche se non ricorderemo il nostro passato, e ci saremo sotto un'altra forma. Eravamo un fiore, e in futuro saremo un nuovo fiore.

I cicli valgono per tutto,
e dove prima c'era la pace, ci sarà la guerra,
e dove c'era la guerra, tornerà la pace.

Piccola precisazione finale:
Il post è nato da un dialogo che ho avuto di recente, e non dalla meditazione sulla situazione in atto in Europa in questi giorni. Penso sia inutile sottolineare che, se vi è una Età Nera, di certo non si è instaurata da poco, perché basta solo prendere in esame la storia (conosciuta) degli ultimi due/tre millenni per scoprire un elenco di atrocità che appartengono di diritto al Kali Yuga.
Sostenere che il mondo stia andando alla deriva da un paio di anni, o da qualche decennio, o da un centinaio di anni, significa vivere bendati. Stiamo semplicemente proseguendo ad addentrarci nell'ultima Era, inconsapevoli che non si potrà tornare indietro.

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