Gli elementi eterni: Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra
Vi siete mai soffermati a pensare all'origine di ogni elemento presente sul pianeta? Da dove vengono? Nascono ogni giorno, oppure sono... non-nati?
Gli antichissimi testi hindū del Sanātana Dharma (erroneamente chiamato "induismo") spiegano che tutto l'Universo, da qualsiasi forma microscopica a quella più macroscopica è composta di
Gli antichissimi testi hindū del Sanātana Dharma (erroneamente chiamato "induismo") spiegano che tutto l'Universo, da qualsiasi forma microscopica a quella più macroscopica è composta di
- akasha (ETERE)
- vāju (ARIA)
- tejas (FUOCO)
- jala (ACQUA)
- prthvi (TERRA).
Bastano solo questi cinque elementi per creare tutto ciò che vi è intorno.
Questo accade proprio perché, così come viene spiegato
"nulla proviene dal nulla, e niente va nel nulla"
ma tutto si trasforma.Nelle Upaniṣad, come la Māṇḍūkya Upaniṣad, viene spiegato bene come ogni manifestazione intorno a noi non è altro che una trasformazione degli elementi: il ghiaccio non è altro che la trasformazione dell'acqua, la sabbia è la trasformazione delle rocce e noi siamo la trasformazione dei cinque elementi visto che il nostro corpo li contiene tutti e cinque.
SEMPRE LA STESSA ACQUA
Se pensiamo all'acqua, questa contiene elementi microscopici che circolano sul pianeta da milioni di anni. Molti pensano che l'acqua, l'aria e gli altri tre elementi esistenti che ritroviamo oggi intorno a noi siano stati "creati/prodotti" oggi, ma in realtà sono tra noi da tempo immemore.
L'acqua cambia stato in base alla temperatura che l'avvolge, si trasforma, ma non sparisce: evapora in microparticelle che non vediamo più ma che viaggiano nello spazio circostante mescolandosi all'aria, viene poi assorbita (con la respirazione) o inglobata (con il movimento, così come un vaso in terracotta incorpora aria e acqua) e trasformata dagli esseri viventi che emanano vapore dall'espirazione il quale si rimescola sia con l'aria che con la terra (con l'espulsione di scorie) sinché ricadrà sottoforma di pioggia.
L'acqua cambia stato in base alla temperatura che l'avvolge, si trasforma, ma non sparisce: evapora in microparticelle che non vediamo più ma che viaggiano nello spazio circostante mescolandosi all'aria, viene poi assorbita (con la respirazione) o inglobata (con il movimento, così come un vaso in terracotta incorpora aria e acqua) e trasformata dagli esseri viventi che emanano vapore dall'espirazione il quale si rimescola sia con l'aria che con la terra (con l'espulsione di scorie) sinché ricadrà sottoforma di pioggia.
Oggi ad esempio stiamo respirando l'aria respirata da Alessandro Magno, stiamo bevendo l'acqua di una sorgente al tempo degli aztechi, stiamo piantando in un terreno le cui parti provengono da altre zone del mondo e da periodi storici antichissimi.
In pratica l'emento è sempre lo stesso, ma sotto forma diversa.
QUAL È L'INSEGNAMENTO DI QUESTA REALTÀ?
QUAL È L'INSEGNAMENTO DI QUESTA REALTÀ?
Quindi Acqua, Acqua, Fuoco, Terra, Etere contengono tantissime informazioni e, se con il cambiamento di stato ne perdono qualcuna, quando ne entriamo a contatto, noi stessi trasferiamo delle informazioni che diventano parte di essa.
Basta solo immaginare il percorso dell'acqua o dell'aria per capire che nessuna particella viene letteralmente distrutta ma viene trasformata. Ovviamente ci potremo domandare « Cosa mi serve apprendere ciò? ».
La quantità di cose che possiamo comprendere e i benefici che possiamo ottenere sono veramente tanti. Uno di questi è il comprendere che ogni elemento complesso di questo mondo è solo una trasformazione, tant'è che viene definita manifestazione (e non creazione). Ad esempio, come abbiamo visto con l'acqua, questa passa in vari stadi (solido, liquido, gassoso), quindi non è mai nata e mai morirà, ma si trasformerà continuamente. Ciò comporta che, essendo eterni i cinque elementi, anche noi lo siamo. Se gli elementi singoli che creano gli elementi complessi non nascono e non muoiono, significa che anche noi non nasciamo e non moriamo.
Questo insegnamento richiede un lungo periodo di pratica (e non solo "teoria") perché l'esperienza diretta a contatto con questi elementi ci permette di comprenderne le potenzialità, la ricchezza, la straordinarietà e anche l'apprezzamento di ogni loro manifestazione.
Potremo quindi apprezzare l'acqua quando è un ruscello, ma anche quando è un'alluvione. Potremo apprezzare il fuoco quando è un camino che ci riscalda o quando è un incendio che brucia la nostra casa. Si tratta di diverse manifestazioni che contengono le informazioni di tutti e di tutto ciò che c'è stato prima di noi.
La prossima volta che ci laveremo la faccia con dell'acqua fresca, proviamo a pensare che viaggio abbia fatto oggi, quanti periodi storici abbia affrontato, quanti esseri viventi l'hanno gustata e poi rigettata fuori.
Ogni elemento è prezioso.
Noi apparteniamo a questi elementi.
Non possiamo crederci superiore a tutto ciò che vi è intorno perché, se siamo qui, oggi, è merito di questi elementi che, alla fin fine, sono le Divinità che hanno creato il genere umano.
Basta solo immaginare il percorso dell'acqua o dell'aria per capire che nessuna particella viene letteralmente distrutta ma viene trasformata. Ovviamente ci potremo domandare « Cosa mi serve apprendere ciò? ».
La quantità di cose che possiamo comprendere e i benefici che possiamo ottenere sono veramente tanti. Uno di questi è il comprendere che ogni elemento complesso di questo mondo è solo una trasformazione, tant'è che viene definita manifestazione (e non creazione). Ad esempio, come abbiamo visto con l'acqua, questa passa in vari stadi (solido, liquido, gassoso), quindi non è mai nata e mai morirà, ma si trasformerà continuamente. Ciò comporta che, essendo eterni i cinque elementi, anche noi lo siamo. Se gli elementi singoli che creano gli elementi complessi non nascono e non muoiono, significa che anche noi non nasciamo e non moriamo.
Questo insegnamento richiede un lungo periodo di pratica (e non solo "teoria") perché l'esperienza diretta a contatto con questi elementi ci permette di comprenderne le potenzialità, la ricchezza, la straordinarietà e anche l'apprezzamento di ogni loro manifestazione.
Potremo quindi apprezzare l'acqua quando è un ruscello, ma anche quando è un'alluvione. Potremo apprezzare il fuoco quando è un camino che ci riscalda o quando è un incendio che brucia la nostra casa. Si tratta di diverse manifestazioni che contengono le informazioni di tutti e di tutto ciò che c'è stato prima di noi.
La prossima volta che ci laveremo la faccia con dell'acqua fresca, proviamo a pensare che viaggio abbia fatto oggi, quanti periodi storici abbia affrontato, quanti esseri viventi l'hanno gustata e poi rigettata fuori.
Ogni elemento è prezioso.
Noi apparteniamo a questi elementi.
Non possiamo crederci superiore a tutto ciò che vi è intorno perché, se siamo qui, oggi, è merito di questi elementi che, alla fin fine, sono le Divinità che hanno creato il genere umano.
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