Il passato esiste solo nella nostra mente

 


Il passato non esiste.
Detto così può lasciare dubbiosi, ma effettivamente il passato esiste solo nella nostra mente.

UN LUOGO (IMMAGINARIO) DI PACE
Molto spesso si tratta di una zona di confortevole dove rifiugiarci quando abbiamo bisogno di un luogo, seppur immaginario, che ci dia pace, speranza, tranquillità e sicurezza: la nostalgia di un luogo, di una persona, di una situazione... basta che sia stata un'esperienza piacevole, ed ecco ripescata dal cassetto dei ricordi.
Se ci sono stati ricordi brutti, ovviamente ripeschiamo sempre quelli piacevoli perché siamo soliti a utilizzare il passato per stare bene, tranne quando cerchiamo delle scadute (nel vero senso della parola) motivazioni per proseguire a odiare qualcuno. Ma questo è un altro discorso che poi affronteremo.

Viviamo pensando che il presente sia letteralmente scritto su un nastro, tipo su di una videocassetta (chi è molto giovane forse non sa neanche di cosa parlo).
Saliamo su una bici e la videocassetta parte a registrare: ogni pedalata è una immagine impressa sul nastro. Quando saremo lontani e vorremo ricordare un bosco attraversato nel passato, ci basterà riavvolgere il nastro e rivivere quei bei momenti passati tra gli alberi, purtroppo o per fortuna, solo con la mente.

IL PASSATO VALE PIÙ DEL PRESENTE?
Sappiamo bene che quel passato non esiste, eppure lo cerchiamo, lo viviamo, ci rifugiamo lì dentro e spesso ci rimaniamo così a lungo da dimenticare dove stiamo vivendo.
È come se fossimo seduti a vedere la videocassetta per ore, giorni, mesi, mentre il presente diviene passato, con noi che smettiamo di vivere il presente. E pensare che abbiamo anche dato un prezzo al passato: i collezionisti (di qualsiasi cosa) lo sanno bene. Un libro che odora di muffa, rovinato, macchiato, può valere più di una bottiglia di acqua. Se pensiamo che l'acqua ci permette di restare in vita (si può restare giorni senza mangiare ma stare senza bere è molto più difficile) mentre il libro vecchio no, è realmente assurdo dare un valore più alto ad un oggetto vecchio anziché a ciò che oggi ci permette di stare e restare in vita.

PERCHÉ PRIVARCI DELLE BELLE EMOZIONI?
Effettivamente ci si può chiedere « Che male faccio vivendo il mio passato? ». Risposta: facciamo del male a noi stessi.
Come esercizio pratico proviamo a sederci, chiudere gli occhi e pensare a un ricordo molto bello del nostro passato al quale pensiamo spesso.
Adesso pensiamo a dei bei momenti vissuti questa settimana, o al massimo negli ultimi mesi. Se ci sono, segnamoli. Ci saranno stati sicuramente momenti in cui abbiamo riso, ci siamo rilassati, siamo stati in buona compagnia, o ci è guarito un malanno o un dolore (fisico o emotivo), o ci siamo divertiti. Ogni momento del genere è un momento piacevole. Anche quando un problema va via è un piacere.
Man mano andiamo indietro con i ricordi, anche a diversi anni indietro.

Possiamo comprendere che viviamo spesso dei momenti belli, ma siamo soliti pescare quelli più vecchi che sono sempre e solo una prospettiva del nostro punto di vista. Ad esempio io posso ricordare una settimana di vacanza da bambino con la mia famiglia dove mi sono divertito ed esclamare « Quella è la settimana più bella della mia vita! » poi, andando a cercare nella cronaca di quegli anni, scopro che in quella settimana ci fu un'alluvione in una città d'Italia che causò conseguenze spiacevoli.

IL PASSATO CI LEGA AL PARAGONE
Il problema del vivere troppo nei ricordi passati è il paragonare gli avvenimenti di oggi a quelli di ieri. 
È indubbio che oggi ci sono tante comodità utili e positive assenti e impensabili nel passato, come è indubbio che oggi, con le stesse comodità - oggi ad esempio è possibile fare la spesa da casa e farsela consegnare a domicilio - le persone sono più infelici di ieri. Per essere felici hanno sempre bisogno di qualcosa: fumo, alcol, droghe (pesanti e leggere), sballo estremo...
Paragoniamo il presente ad ogni situazione (ritenuta) piacevole del passato: vivendo con il paragone, sempre dietro la testa, ci sveglieremo sempre con l'ansia di fare di più, di divertirci di più, di sballarci di più, di essere più felici di ieri. Tutto ciò brucerà la nostra mente mandandola in tilt.

Il passato è come un testo scritto su un libro, è stato impresso in una data vecchia ma non oggi. Oggi possiamo vivere nuove felicità, nuove avventure, nuove conoscenze e il tutto senza offuscare la mente.

Una mente lucida è sempre consapevole della felicità presente.

Commenti