Il valore della verità

 


Qual è il valore della verità? Conosciamo il valore di un chilogrammo di pane, di una maglietta di una certa marca, del consumo idrico giornaliero della nostra abitazione, ma la verità,... quanto vale?

Uno dei miei (diversi) valori fondamentali è la VERITÀ.
Soprattutto quando di mezzo c'è una ingiustizia, ritengo necessario, indispensabile e fondamentale dire la verità. Ritengo bisogna dirla anche quando fa male, quando è difficile da accettare, quando si rischia di causare danni immediati. La verità è necessaria, senza di essa vivremmo in un mondo distorto, compiendo azioni apparentemente giuste ma in realtà completamente sbagliate che condurranno, dopo poco, a conseguenze catastrofiche.

La differenza tra la verità e la menzogna è che la verità colpisce subito, è diretta, veloce, forte e dolorosa, mentre la menzogna gira intorno, è lenta, debole e indolore.
La verità è come un terremoto improvviso: se il palazzo è debole, crolla in due secondi, se è forte, resiste, e ne uscirà più forte di prima (il palazzo resterà crepato, ma in piedi).
La menzogna colpisce debolmente, un po' alla volta, è come un castoro che rosicchia pian piano un pezzo di legno per far cadere tutta la catasta dopo molti giorni, o dell'acqua che entra un po' alla volta e se al momento non causa danni, essa è comunque assorbita piano piano e i muri e gli oggetti si ammuffiscono, si indeboliscono e crollano, distrutti.

La storia di Julian Assange è da raccontare ai propri figli, da diffondere per generazioni come quelle di altri personaggi del passato. Assange ha diffuso nuovo materiale sui crimini operati sui civili, su traffici illeciti e accordi internazionali illegali, mentre altri hanno gridato alle ingiustizie e i soprusi, venendo puniti con la morte per le loro idee.
Sono tanti gli eroi, quelli veri, che sono morti per urlare la verità: i crimini dei governi e/o degli imperatori, le falsità e false credenze della religione, i soprusi da parte dei colonizzatori, le discriminazioni razziali, gli abusi di potere e la falsa giustizia... Nella storia sino a oggi, ci sono state migliaia se non milioni di persone sconosciute morte senza alcuna causa: non hanno nome, nessuno li conosce, neanche io, ma sono morte due volte quando i re, i politici, i giornalisti hanno diffuso falsità mentre la gente comune ha dimenticato quelle ingiustizie.

Non si può stare zitti quando qualcuno tenta in tutti i modi seppellire la verità, perché è impossibile farlo. La verità germoglia dal sottosuolo, e più la tagli, più lei rinasce, come l'erba dei prati.

Oggi, chi urla la verità viene deriso, ridicolizzato e in casi peggiori distrutto, calunniato, spodestato dal proprio ruolo, esposto come un impostore, e il popolo non riflette, non gli crede ma lo deride, non vedono la verità e proseguono a vivere facendo finta di niente.

NO! NON si può far finta di niente. NON si può dire tra sè "Va tutto bene" solo perché ci si ostina a non volersi voltare verso situazioni brutte, difficili e tragiche. Anche se non la vogliamo vedere, la verità c'è. Se la vedi, puoi aiutarla a germogliare e cambiare questo mondo, se la ignori, lei germoglierà lo stesso, ma non cambierai il mondo.

Se ogni mattina che ci svegliamo ricordiamo che noi stessi siamo cittadini del mondo e che le conseguenze dannose di questo mondo di falsità e ingiustizie ricadono inevitabilmente anche su di noi e sui nostri cari, non saremmo così insensibili innanzi all'uccisione della verità.

Quindi, quanto vale la verità?
La verità vale più della propria vita, perché morendo per la verità darai la vita alla giustizia, quella vera.

Per approfondire

Commenti

  1. Massima stima, massimo rispetto per il grandissimo Julian Assange. Ma alla fine nessuno ha fatto tanto per lui. c'è stato una sorta di impegna diffuso, ma blando e poco utile.
    Se parliamo di verità, lui è la prova vivente di cosa succede alla verità, da sempre...
    Avremmo dovuto mobilitarci in massa per aiutarlo. Ma se chiedi ad un italiano chi è Assange, il 70% nemmeno lo sa.

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    Risposte
    1. In genere chi dice la verità viene prima deriso, poi ridicolizzato, poi evitato, e se troppo pericoloso viene rinchiuso, isolato o addirittura ucciso.
      Chi può girare per strada senza problemi e poter comunicare con il mondo, si è sicuri non stia dicendo la verità.

      Per Assange c'è stata una mobilitazione come al solito oscurata dai media, e quindi difficile da quantificare come partecipazione. Gli italiani stanno crescendo come ignoranti, nel senso che ignorano molte verità per pigrizia di informazione. Scrivi giustissimo che se chiedessimo a un qualsiasi italiano, anche giovane, per strada "Sai chi è Julian Assange" non lo saprebbe. Chiusi il mio blog di informazione proprio perché le persone cliccavano ma non leggevano, anche se si sentivano sempre il dovere di dire la loro (senza aver letto niente!).

      È da tanti anni che vedo un egoismo in forte crescita tra gli italiani che vivono per il "Sinché sto bene io e la mia famiglia, non me ne frega degli altri". Solo quando il male ti tocca, iniziano a piangere e chiedere aiuto.

      Grazie per il tuo commento.

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